FORNACI: il museo e il saper guardare

Le tre fornaci da calce di Sellero, sorte nei primi anni quaranta, erano parte di un sito produttivo di carburo di calcio e calciocianamide che, attivo dal 1925, ha dismesso le proprie attività alla fine degli anni sessanta, lasciando le fornaci come sua ultima testimonianza.
La stessa struttura -non essendo un contenitore ma un impianto- rivela la sua funzione originaria, divenendo così il manufatto “museo di se stesso”.
La visita guidata alle fornaci restituisce così la memoria di un luogo ricco di vissuto collettivo, di fatica, di lavoro, di saperi tecnico-produttivi e capacità imprenditoriali, in grado di far comprendere e riflettere sulla pervasività e la complessità di un fenomeno, quello dell’ industrializzazione, che coniuga fattori di carattere fisico ed ambientale, tecnico-scientifico ed economico, sociale, culturale ed istituzionale.
L’ allestimento del centro è un percorso di rievocazione della storia e delle attività che si svolgevano all’interno delle fornaci, attraverso modalità partecipative.
Il percorso guida il visitatore all’utilizzo degli stereoscopi (congegni ottici coevi alla struttura) per la fruizione di immagini 3D e “miraggi” con i quali vedere la struttura come doveva essere al tempo del suo funzionamento. Le carte stereoscopiche in dotazione illustrano infatti scene di vita dell’edificio; gli impianti oggi mancanti, il ciclo produttivo e il paesaggio di allora.

Gli stereoscopi, primi strumenti utilizzati per la fruizione dell’immagine 3D, rendono l’allestimento un esercizio di ricerca visiva, che mira a far esplorare all’utente le potenzialità e le peculiarità del proprio sguardo.La scelta di strumenti ottici diventa così occasione di introdurre le ricerche sulla visione del centro, sottolineando il primo passo per la cura del territorio e la scoperta di nuove risorse: saper guardare.

Oggi gli stereoscopi studiati dal 3t quali strumenti di fruizione museale sono in uso anche presso la Vasca SEB (Novelle di Sellero), ex vasca di accumulo delle acque della dismessa centrale idroelettrica di Cedegolo.

 

Visita guidata e laboratori

Le visite guidate sono gratuite da giugno a settembre dalle 16:30 alle 17:30 e durante gli eventi organizzati.
Può essere richiesta durante tutto l’anno, su prenotazione, a fronte di una donazione a sostegno delle spese di visita.

Per gruppi e scolaresche è possibile richiedere i Laboratori didattici.
Studiati dall’associazione su tematiche di storia dell’industria e nuova ruralità; coinvolgono geografia e geologia, storia; lavorando su multisensorialità, dinamiche di gruppo e lo sviluppo della manualità.

L’associazione organizza periodicamente corsi e workshop su strategie di fruizione del paesaggio: paesaggio sonoro e propriocezione corporea.

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> per bambini

“Storia fertile: dalla calce alla calciocianamide”

Un gioco di squadra con il quale ricostruire l’incredibile processo che dal calcare permette di produrre un fertilizzante, la calciocianamide; industria? C’è anche tanta preistoria!

“La valle dell’energia. Alla scoperta delle gocce perdute”

una fiaba e tanti percorsi laboratoriali per scoprire il funzionamento dell’idroelettrico. Vai alla pagina dedicata

> per bambini e adulti

“Senza terra Coltivare in lana”

un workshop che partendo dal vello di pecora vi condurrà alla scorperta di passato (la storia della pastorizia), futuro (nuovi sistemi produttivi: idroponica e acquaponica) e resilienza (Orto terapia e creatività, per il reinvestimento delle risorse di una ruralità contemporanea)

Per informazionie prenotazioni:

Daniela Poetini
e-mail: daniela@postindustriale.it
Tel. 3497921873

 

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